CULTURE CHANEL: LA DONNA CHE LEGGE

img_1133Ciao a tutti,

Dal 17 settembre 2016 all’8 gennaio 2017, la Fondazione Musei Civici di Venezia ospita a Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, la mostra “CULTURE CHANEL, La donna che legge”.
Sognavo di visitarla da mesi e finalmente qualche settimana fa sono riuscita ad organizzare una domenica veneziana con la mia migliore amica. Non potevo avere compagna migliore per questa giornata perchè Daniela è un’Amante dei libri, del bello, dell’arte; Venezia, arriviamo!
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Gabrielle Chanel amava moltissimo leggere, e i libri sono la cosa con cui lei visse a più stretto contatto. Una donna che ha vissuto una vita tutto tranne che ordinaria, entrata nel mito grazie al suo lavoro, al suo spirito combattivo e alla sua indipendenza e fragilità allo stesso tempo. E’ come se ogni libro sfogliato, ogni autore, le indicassero la strada per fare della sua vita un romanzo.

Stéphane Mallarmé - Ventaglio giapponese appartenuto a Misia con una quartina autografa calligrafica.
Stéphane Mallarmé – Ventaglio giapponese appartenuto a Misia con una quartina autografa calligrafica.

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Collage con letterine che formano varie parole. Collezione Patrimonio di Chanel, Parigi.
Collage con letterine che formano varie parole. Collezione Patrimonio di Chanel, Parigi.

 

Dalla solitudine vissuta nell’orfanotrofio di Aubazine e per tutto il resto della sua vita, i libri e i loro autori nutrono la fantasia di Gabrielle e rispondono al suo bisogno di una ricerca mistica dell’invisibile.

La mostra si presenta al visitatore come una grande biblioteca dove sono riuniti gli autori che hanno toccato la vita di Chanel, ma anche le opere degli artisti che lei ha conosciuto, amato e ammirato. Dediche, piccoli appunti scritti a mano da alcuni del geni artistici del XX secolo, un’impronta della mano della stilista: ho amato soprattutto questi dettagli della mostra perchè per un momento mi è sembrato di averla vicino a me, di poter vivere un attimo di storia piuttosto che assistervi da spettatrice.
"A mio fratello Cyprien Max Jacob Ricordo del suo battesimo Giovedì 18 febbraio 1915 Pablo"
“A mio fratello
Cyprien Max Jacob
Ricordo del suo battesimo
Giovedì 18 febbraio 1915
Pablo”
Impronta della mano snistra di Gabrielle Chanel firmata con inchiostro nero, 1939.
Impronta della mano snistra di Gabrielle Chanel firmata con inchiostro nero, 1939.

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Inoltre si possono ammirare oggetti d’arte provenienti dal suo appartamento parigino in rue Cambon esposti per la prima volta, insieme a gioielli e profumi, e anche creazioni di Karl Lagerfeld per la Maison Chanel, ultima tappa del vocabolario estetico di Coco.

 

In questa mostra/biblioteca il visitatore può realmente vedere il suo gusto per il classicismo e per il barocco, l’amore per la Russia e per Venezia, i suoi ori e le sue influenze bizantine.
Un percorso intimo nella vita di una donna straordinaria.
Métiers d'Art "Parigi-Bisanzio" 2010/2011 - Abiti. Métiers d'Art "Parigi-Roma" 2015/2016
Métiers d’Art “Parigi-Bisanzio” 2010/2011 – Abiti.
Métiers d’Art “Parigi-Roma” 2015/2016 – Borsa.
“La vita che conduciamo non è mai granché, la vita che sogniamo è invece la grande esistenza perché la continueremo oltre la morte”: un appunto manoscritto della stessa Gabrielle di un brano tratto da “L’iniziazione sentimentale” di Joséphin Péladan che inizialmente mi ha incupito; ma successivamente ho riflettuto sulla vita di Chanel e ho capito che questa frase le è servita come stimolo per rialzarsi dopo ogni caduta, più forte di prima, più determinata di prima a vivere la vita che sognava. A smentire quella frase. A diventare una leggenda.
Se non siete ancora andati a vederla vi consiglio di affrettarvi, avete tempo ancora qualche giorno! Regalatevi una giornata in una città magica, assaporate la sua bellezza mentre camminate verso Ca’ Pesaro, ed infine immergetevi nel mondo di Chanel.
La mia è stata una giornata indimenticabile di cui sono felice e grata :-).
Grazie Coco, per me sei una continua e inesauribile fonte d’ispirazione.
With Gratitude & Love.

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